16 aprile 

“Mi protegga l'ombra“

di Werner Weick,

 Documentario RSI - Filo d'oro - terza parte 

                                                                                            

Dai primordi dell’umanità, la terra è stata invocata, venerata e adorata come mito, come Dea,
attraverso innumerevoli forme, nomi, simboli e manifestazioni.

La storia dell’evoluzione della coscienza umana è caratterizzata da un lungo processo in cui,
per molto tempo, la coscienza matriarcale ha costituito la cultura, districandosi  tra religione,
usi e  costumi di molte civiltà, tramite il dispiegarsi dall’Archetipo Femminile alla Grande Madre.
L’ampia diffusione del culto  costella non solo la preistoria ma anche epoche più recenti, in forma meno diretta, meno consapevole e più sublimata e i numerosi studi compiuti a riguardo rivelano la presenza di un’immagine del mondo unitaria, se unita alla sua ombra. Il rapporto uomo donna, madre, padre con assunzioni e diverbi sulla necessità e perplessità sul potere.
L'Archetipo della Grande Madre come immagine interiore che agisce sulla psiche umana, la cui espressione simbolica è costituita dall'insieme dei sensi, da un equilibrio a volte mancato, le stesse raffigurazioni nelle varie culture come nell'attuale tocca, cibo, sessualità,riproduzione, ma anche potere, crescita e produzione, equilibri e tensioni sempre in lotta.

Jung direbbe:

 «magica presenza del femminile, la saggezza e l'elevatezza spirituale che trascende i limiti dell'intelletto;

ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità, la nutrizione; 

la trasformazione, la rinascita; l'istinto o l'impulso soccorrevole; ciò che è segreto.

Unito alla dimensione contraria; occulto, tenebroso; l'abisso, il mondo dei morti;

ciò che divora, seduce, intossica; ciò che genera angoscia, l'ineluttabile».

 

Il documentario entra e proietta tra analisi, visione e attualità un aspetto del problema,

l'ombra come protezione è chiamata a continua forma di reazione, tensioni  uniche e individuali,

come continua deriva del reale e avvicinamento della coscienza del sé.